Il neo eletto Presidente della Repubblica francese Macron, dopo la schiacciante vittoria alle presidenziali raccoglie anche un ampio consenso elettorale alle legislative con il suo movimento, diventato Partito, La Republique en Marche. Nel Parlamento francese si apre un problema pratico: mai un gruppo politico aveva ottenuto così tanti seggi e non ci sono stanze abbastanza grandi per accogliere un gruppo parlamentare così folto. Tengono abbastanza i Repubblicani, i socialisti quasi scompaiono ma Marine Le Pen per la prima volta ottiene un seggio in parlamento. Un dato negativo è rappresentato dalla partecipazione al voto: un astensionismo del 56%. Macron, con una maggioranza schiacciante anche in Parlamento, ora potrà governare a mani libere che potrebbe essere un bene ma anche il contrario: per la Democrazia non è mai un bene che un uomo al comando possa fare in maniera incontrastata ciò che vuole, certo dell’approvazione dei provvedimenti.
Ora gli occhi saranno puntati sulla politica economica che l’ex Banchiere vorrà seguire, politiche che saranno certamente coerenti con i principi dell’UE, essendo Macron un convinto europeista ma la sua forza sarà convogliata in una politica economica bilanciata, che tenga conto degli interessi comuni a tutti i Paesi o la userà per portare l’acqua al proprio mulino? A settembre si celebreranno anche le elezioni in Germania e una significativa vittoria della Merkel potrebbe portare ad un asse forte Merkel – Macron, uno sbilanciamento Europeo incentrato sugli interessi dei più forti, e i deboli che fine faranno?