Sono 30 i miliardi risparmiati grazie al taglio delle spese ma al netto delle spese del personale la riduzione diventa il 18% della spesa corrente. Questi dati sono riferiti dal Commissario alla revisione della spesa, Yoran Gutgeld. Se guardiamo ai dati disgregati, vediamo che la spesa centrale si è ridotta del 24% mentre gli Enti locali l’hanno ridotta del 17%. I fondi recuperati con i tagli di spesa sono stati utilizzati soprattutto per il taglio fiscale, per il risanamento dei conti e per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali.
Il Commissario ha poi usato una metafora da “prova costume” per restare assonanti con il periodo di caldo che prelude alle vacanze estive: va bene perdere peso ma la cosa più importante è accompagnare il dimagrimento con un cambio di stile di vita. Tradotto in fatti concreti, il significato della metafora del Commissario significa che è giusto e cosa buona ridurre la spesa ma il significato di questo è ridotto se non si mette contemporaneamente mano all’organizzazione, all’efficienza. Il Commissario puntualizza che l’obiettivo della Spending Review deve tendere alla riduzione del deficit e all’ammodernamento dei servizi. Un monito all’attuale Capo del Governo e a quelli che seguiranno a perseverare su questa linea, tenere duro nella considerazione che i risultati richiedono tempo.