Gli italiani si stanno dimostrando tradizionalisti al limite del conservatorismo, poco propensi ad accettare l’avanzamento tecnologico se non è quello applicato allo Smartphone. Si deve desumere questo dai dati riportati nel corso della 17° Conferenza ACI. Da questi dati risulta che sulla guida autonoma, il 48% degli italiani dichiara che non la proverebbe e addirittura si arriva all’avversione totale, il 25% non salirebbe nemmeno mai su un’auto senza guidatore. Non si comprende bene se questo sia per un senso di sfiducia totale nella tecnologia dell’auto a guida autonoma o se è il timore del non conosciuto che genererebbe ansia eccessiva che la gente, in un impeto di auto protezione evita.
Nel 1969 i telefoni cellulari erano ancora nel campo della fantascienza, così come tante altre cose tecnologiche che sembrano oggi così normali e banali, eppure in quell’anno l’Uomo è andato sulla Luna. Un viaggio di alcuni giorni per andare e altrettanto per tornare, non si può certo immaginare il pilota dell’Apollo alla guida della navicella spaziale per tutto questo tempo: la navicella era guidata dai computer. Ne sono passati di anni, la tecnologia si è evoluta moltissimo, perché avere paura di un sistema che guida un’auto? Il problema, oggi, riguarda di più le normative collegate alla guida autonoma, le responsabilità, la sicurezza stradale, non ultimo il rischio legato all’Hakeraggio. Il risparmio con la Guida autonoma, in prospettiva può arrivare anche a centinaia di miliardi e molto i singoli possono risparmiare sull’assicurazione con il calo dei rischi. Perché rinunciare?