Il Ministro Calenda è scatenato in questi giorni: dopo le dichiarazioni a proposito delle priorità del Governo di scelta se ridurre la tassazione per le imprese o l’Irpef al congresso di CONFESERCENTI, affermando che la priorità è agire sulla riduzione delle tasse per le imprese, non la riduzione dell’Irpef, oggi se la prende con l’ipotesi di reddito di cittadinanza. Con le dichiarazioni riguardanti l’Irpef ha, di fatto, sconfessato le politiche fiscali di Renzi e con la dichiarazione odierna attacca i 5 Stelle.
Sostiene, il Ministro Calenda, che il reddito di cittadinanza è un’aberrazione, che è più facile dare un reddito che creare lavoro. Siamo pienamente d’accordo con il Ministro che è anche allineato con l’opinione di Papa Francesco che davanti ai lavoratori dell’ILVA di Genova ha sostenuto proprio la priorità di creare lavoro per un guadagno con dignità invece di erogare un reddito puramente assistenziale. Concordiamo ma questo va bene se si crea lavoro, se invece lavoro non ne esiste e la gente è alla povertà, in condizioni di enorme difficoltà, è più dignitoso avere un reddito di cittadinanza che essere costretti a sgattare nei bidoni dell’immondizia per procurare a se stessi e alla famiglia il cibo necessario.