Negli ultimi anni, chiunque sia stato minimamente attento all’attualità ha sentito parlare di cannabis light legale. Nonostante l’argomento sia trattato con dovizia di particolari dai media da diverso tempo, ci sono ancora numerosi punti che meritano chiarimento. Nelle prossime righe, abbiamo elencato i principali, con lo scopo di fornire una risposta completa alla domanda “Cos’è la cannabis light legale?”.
La cannabis light e la cannabis terapeutica sono la stessa cosa?
La risposta è negativa: la cannabis light e la cannabis terapeutica sono due cose differenti. La seconda, infatti, è regolamentata da una legge del 2006. La prima, invece, risponde a un testo normativo che è stato redatto dieci anni dopo. Si tratta della Legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio 2017.
La cannabis light è psicoattiva?
No, la cannabis light non è psicoattiva e proprio qui risiede la sua innovazione. Parliamo infatti di una tipologia di cannabis che si contraddistingue per una percentuale di THC molto bassa. Parliamo infatti di un range compreso tra lo 0,2 e lo 0,6%.
Questa peculiarità fa sì che la cannabis light legale non interferisca in alcun modo con le facoltà psichiche dell’individuo che la assume.
La cannabis light si può solo fumare?
La cannabis light non si può solo fumare. Grazie al CBD o cannabidiolo, cannabinoide più celebre dopo il THC, si è aperto un vero e proprio nuovo filone. La caratteristica principale di questa tendenza riguarda la ricerca di prodotti in grado di fornire un relax completo senza ricorrere ai farmaci, il che ha rappresentato e continua a rappresentare un grande vantaggio per chi, vista l’emergenza sanitaria in corso, ha bisogno di rimedi contro lo stress e contro problematiche come l’insonnia.
A rendere possibile tutto questo ci pensano prodotti come l’olio di CBD. Facile da utilizzare – basta prendere il contagocce e dosare il prodotto – non ha effetti collaterali ed è particolarmente consigliato a chi è alle primissime armi con l’utilizzo di cannabis light legale.
Tra gli altri prodotti diversi dalle infiorescenze troviamo anche I cristalli, che si contraddistinguono per l’alto livello di purezza. Per quanto riguarda le alternative per consumarli, si può parlare della possibilità di scioglierli sulla lingua, ma anche quella di vaporizzarli. Inoltre, sempre senza esagerare con la temperatura, i cristalli di CBD possono essere aggiunti a dei cibi.
Dove si compra la cannabis light legale?
La cannabis light legale può essere acquistata facendo riferimento a diversi contesti. Il primo sono i growshop che, da quando è stata approvata la Legge 242/2016, sono nati in gran numero per le strade delle nostre città. Da non dimenticare sono anche gli e-commerce, protagonisti, all’inizio della quarantena per contenere l’emergenza Coronavirus, di una vera e propria rivoluzione. Ci sono stati portali che, infatti, da una settimana all’altra hanno visto il loro fatturato quintuplicare.
Per quanto riguarda i consigli su come scegliere l’e-commerce di riferimento, tra le alternative principali rientra il fatto di controllare il footer della home page, dove deve essere presente la Partita IVA della società. Inoltre, è opportuno controllare che sul sito sia presente una pagina di FAQ adeguatamente aggiornata, con riferimenti relativi alla normativa vigente.
Concludiamo facendo presente che gli e-commerce più innovativi propongono agli utenti anche i cosmetici alla cannabis. I cannabinoidi, infatti, possono avere una forte efficacia antinfiammatoria e, per esempio, aiutare a tenere sotto controllo i processi infiammatori e situazioni poco piacevoli come l’acne. In molti casi, si tratta di cosmetici biologici in cui i componenti della cannabis sono associati a ingredienti naturali preziosi come il burro di karitè e l’olio di rosa mosqueta.