Il nichel è un materiale sempre più richiesto. Secondo gli ultimi dati a disposizione, è stato messo in evidenza che ogni anno si assiste ad una crescita della domanda di questo metallo. La percentuale di crescita è pari al 4% e vale per tutte le parti del mondo. D’altronde non bisogna dimenticare che questo metallo è ampiamente presente anche in molti oggetti che utilizziamo quotidianamente. Forse non ne siamo consapevoli, ma molti dispositivi elettronici, diverse apparecchiature usate in medicina e molto altro ancora presentano delle componenti in nichel. Inoltre il nichel è particolarmente apprezzato anche per le sue caratteristiche, che lo rendono molto resistente sia alla corrosione sia a temperature eccessivamente fredde o eccessivamente calde.
Cos’è la nichelatura chimica
È bene essere consapevoli anche riguardo al nichel chimico Nicasil, un’azienda che vanta una lunga esperienza nel trattare questo materiale e nel mettere a punto processi di nichelatura chimica. Si tratta di un processo molto utilizzato nel migliorare le performance dei manufatti.
La nichelatura chimica si occupa più precisamente nel trattare la finitura e la protezione per i metalli, in modo che essi (in particolare il nichel) diventino più resistenti alla corrosione e si presentino più belli anche dal punto di vista estetico.
Mentre aumenta la richiesta di nichel a livello mondiale, come abbiamo visto precedentemente, contemporaneamente si ritiene che alcuni trattamenti di questo metallo, come la nichelatura chimica, potranno avere un futuro sempre più importante. Si prevedono ampie prospettive di crescita anche su scala mondiale per questo settore.
Quali sono i vantaggi della nichelatura chimica e i campi di applicazione
Sono molti i vantaggi che si possono attribuire al processo di nichelatura chimica. Questi vantaggi fanno apprezzare ancora di più questa tecnica, rendendola disponibile per numerosi campi di applicazione.
La nichelatura si caratterizza come un trattamento molto efficiente, che può essere applicato anche con un risparmio nei costi e anche senza sprechi di energia.
Questa tecnica con cui vengono trattati i manufatti metallici permette di ottenere degli oggetti di spessore estremamente preciso. In particolare le prospettive di crescita sono molto importanti, relativamente ai settori a cui è possibile affidarsi.
Gli ultimi report che riguardano questa tecnica di trattamento dei metalli aprono prospettive illuminanti soprattutto sul settore energetico e sulla produzione di macchinari che possono essere utilizzati in ambito industriale.
Inoltre un settore che potrebbe beneficiarne molto, specialmente in futuro, è quello delle automotive. La tecnica della nichelatura chimica è infatti molto utile per produrre pistoni, ammortizzatori, iniettori e pompe per carburante.
Come si fa la nichelatura chimica
La nichelatura chimica consiste nella deposizione su un manufatto in metallo di uno strato di nichel. La tecnica può essere messa a punto attraverso diversi processi. Per esempio un modo di operare consiste nell’ottenere uno spessore preciso tramite un procedimento chimico che utilizza dei bagni autocatalitici.
Di solito il trattamento che viene realizzato è di grande efficacia, perché porta ad un aumento della resistenza del manufatto in metallo che viene trattato. Soprattutto vengono raggiunti dei risultati significativi dal punto di vista estetico. Infatti nel tempo sono stati sviluppati vari metodi per classificare la nichelatura in base all’aspetto e alle caratteristiche intrinseche che si ottengono come risultato finale, come per esempio per ciò che riguarda la lucidità.
Nello specifico, per riuscire a misurare la capacità riflettente della luce sulla superficie di un oggetto trattato attraverso la nichelatura, si utilizza uno strumento che si chiama glossmetro.
Quest’ultimo misura l’intensità della luce riflessa in un particolare campo angolare e così si può individuare il senso di brillantezza che trasmette anche un maggiore pregio estetico dell’oggetto che è stato sottoposto ad un processo di nichelatura chimica. A livello pratico si determina quanta luce arriva sulla superficie dell’oggetto.