Se fino a qualche anno fa la domotica sembrava quasi una sorta di viaggio nel futuro, adesso è una realtà in tantissime case italiane. Il mercato relativo alla domotica sta certamente attraversando una fase di continua crescita, ma quello che in pochi sanno è che, in fondo, tutti hanno la possibilità di creare una casa domotica, grazie anche alla presenza di piattaforme come shoppingtecnologico, che permettono di acquistare dispositivi smart connessi in rete. Il passo da abitazione poco all’avanguardia a smart home è molto più immediato e rapido di quello che si possa pensare e non serve nemmeno doversi perdere tra chilometri di cavi.
Smart Home, i dati in costante aumento
Tra building automation e domotica, stiamo parlando di un mercato in continua ascesa, che ha toccato un valore complessivo pari a 380 milioni di euro durante lo scorso anno. Le ultime statistiche e stime parlano di un settore in crescita del 52% in confronto al 2017. Parallelamente, il concetto di domotica e di smart home continua ad entrare sempre di più nelle case degli italiani. Se il 59% degli intervistati, infatti, ha sentito quantomeno una volta discutere di casa intelligente e delle varie soluzioni smart, il 41% ha ammesso di aver già acquistato un prodotto hi-tech legato alla sicurezza della propria abitazione (spesso si tratta di sensori legati all’apertura/chiusura di porte e finestre). I dati sono stati raccolti dallo studio, poi presentato presso un convegno denominato “Smart Home: senti chi parla!”, dedicato al concetto di Smart Home realizzato dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Smart home e domotica: quali sono i canali di vendita più diffusi?
Il mercato Smart Home è sempre dominato dalla filiera, per così dire, classica, che può vantare su un valore che si aggira intorno ai 190 milioni di euro, praticamente la metà del mercato, con un aumento del 10% in confronto a due anni fa. C’è da registrare, però, una perdita dal punto di vista delle mere quote di mercato. eRetailer e i retailer multicanale spingono il settore, anche grazie al vero e proprio boom degli home speaker e dei vari elettrodomestici smart. Il problema, stando a quanto riportato da vari addetti ai lavori, è legato all’incapacità della filiera classica di produttori e installatori di comprendere e sfruttare l’intero potenziale garantito dalle innovative soluzioni IoT per le abitazioni.
Le barriere da superare
Come ha voluto mettere in evidenza anche Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, la domotica deve ancora oltrepassare diversi ostacoli prima di affermarsi in via definitiva. Ad esempio, c’è da migliorare il lato comunicativo rispetto ai consumatori, che non sono bene informati circa le potenzialità e le funzionalità dei vari prodotti smart, che sono esponenzialmente aumentate con il lancio in commercio degli OTT. Resta indubbiamente da fare uno step anche per quanto riguarda la formazione di chi deve installare e di chi deve vendere. Capita spesso e volentieri, infatti, che questi professionisti non riescano a garantire il supporto richiesto dall’utente, così come manca anche la capacità di diffondere adeguatamente notizie circa le offerte di servizi legate a questi prodotti.