La direzione che la nostra società ha imboccato ormai da qualche decennio è quella di una progressiva e costante unione con la tecnologia: ormai la maggior parte degli aspetti della vita quotidiana sono svolti a stretto contatto, se non direttamente “dentro”, al mondo digitale. Un processo che però per lungo tempo ci ha di fatto allontanati da quello che è il pianeta circostante, dalla sua naturalità e dal rispetto di quest’ultima.
Non è un caso se nei tempi più recenti si è verificata una tendenza diametralmente opposta, che va a collocarsi sulla stessa scia di quella precedente ma provando a congiungere questi due estremi che appaiono impossibili da conciliare a prima vista. Insomma, negli ultimi anni sono comparsi e si sono moltiplicati gli accessori tech a basso impatto ambientale. Vediamo di cosa stiamo parlando.
Una gamma senza precedenti
Si tratta di un connubio effettivamente particolare, ma solo se continuiamo a ragionare nello stesso modo in cui abbiamo fatto sino a questo momento, senza cambiare prospettiva. Gli accessori tech a basso impatto ambientale consistono in sostanza in tutta una serie di oggetti assolutamente tecnologici, che non perdono nulla per quel che riguarda i parametri e le caratteristiche innovative, ma al tempo stesso con un’importante novità.
Quella, in controtendenza rispetto al passato, di non andare ad inquinare l’ambiente e – in maniera più generale e consequenziale – il pianeta. Un obiettivo che può essere raggiunto grazie alle caratteristiche più disparate, ma che nella maggior parte dei casi è garantito già dagli stessi materiali di cui questi accessori sono composti. Lo scopo è quindi ovviamente quello di ridurre la mole di rifiuti elettronici che ogni anno viene tristemente prodotta: ad oggi la media è di circa 50 milioni di tonnellate, numeri esorbitanti e che ben descrivono la gravità della situazione, dei quali solo il 20% ha la possibilità di essere riciclato.
La diffusione di questi oggetti è sempre più consistente, e la gamma di alternative presenti all’interno di questo settore è incredibilmente fornita: sono molte più di quanto potremmo aspettarci, ed in grado di portare dei benefici finali anche agli utenti in termini di utilizzo. Sono parecchi per esempio i vantaggi delle cartucce rigenerate, così come esteticamente molto belle ma al tempo stesso anche davvero utili si rivelano le sveglie ad acqua: nessuna pila o batteria, questi strumenti sono davvero semplicemente alimentati ad acqua.
Ma il green può caratterizzare anche i dispositivi tecnologici più iconici ed avanzati. Un esempio su tutti? Uno smartphone ecologico. È il modello Fairphone lanciato qualche anno fa da un’azienda olandese, completamente costituito da materie prime e che può vantare anche una filiera totalmente trasparente. Altro esempio estremamente utile ed innovativo è quello rappresentato dal caricabatterie ad energia solare.
Tutte le possibilità del legno
Inutile negare però che il materiale più utilizzato in questo senso, anche perché quello in grado di offrire il più alto grado di duttilità e malleabilità, è il legno: sono davvero tanti gli accessori tech a basso impatto ambientale che vengono realizzati con questa materia, che davvero riduce al minimo ogni tipo di spreco e ci permette di non porci questioni sulla riciclabilità o biodegradabilità del nostro oggetto.
Legno che può costituire in tutte le sue varianti (per esempio anche il bamboo) di fatto un intero set per il nostro computer: dalla base di appoggio per un PC portatile, fino a tutti gli elementi caratteristici componenti di questo macchinario, e quindi la tastiera ed il mouse. Di legno possono però essere, restando nell’ambito dei computer, anche le chiavette USB.
Cambiando ambito ma rimanendo sempre nello stesso filone conduttore, possiamo trovare anche accessori da indossare, davvero esteticamente bellissimi ed ugualmente efficienti, come per esempio gli auricolari in legno. Ma anche le calcolatrici e gli amplificatori per smartphone possono essere realizzati grazie a questo materiale.