Quando si parla di moda, il made in Italy è sicuramente uno dei marchi in grado di affascinare un numero sempre maggiore di persone. Un fascino che deriva anche dalla grande fama che sono riusciti a ottenere tantissimi stilisti italiani che, nel corso degli anni, sono riusciti a portare sulle passerelle di tutto il mondo le proprie creazioni.
Per chi è sempre alla ricerca di novità e notizie sui migliori stilisti italiani, ma più in generale su tutto ciò che riguarda il mondo della moda, una delle piattaforme online migliori da seguire è certamente quella di Fashionaut, un blog specializzato in moda e lifestyle che si è espresso in più di un’occasione sul tema, elencando i migliori stilisti italiani di tutti i tempi.
È abbastanza facile intuire quali possano essere i nomi che hanno fatto la storia della moda italiana e hanno diffuso il concetto di made in Italy in tutto il mondo. Quello che tanti si chiedono, però, è se tra le vecchie e le nuove generazioni ci siano stati grandi cambiamenti o meno.
Quelli che oggi sono considerati i più importanti stilisti italiani di tutti tempo hanno fatto una gavetta e, spesso, hanno una storia di vita alle spalle che non è facile da raccontare. Sono riusciti, però, nell’immaginario collettivo a diventare dei veri e propri esempi anche per tutti coloro che hanno il sogno di sfondare in questo settore e di raggiungere un tale successo.
Dalla gavetta al successo, Valentino
Uno degli stilisti italiani maggiormente famosi in tutto il mondo è certamente Valentino. Con ogni probabilità, è anche uno dei pochi che fin da quando era solo un bambino aveva le idee ben chiare su quello che avrebbe voluto diventare. Pare, infatti, che Valentino Clemente Ludovico fosse particolarmente affascinato dal mondo della moda già da quando era solo un virgulto e, per tale ragione, scelse la Scuola di figurino a Milano, ma già nella sua mente circolava l’idea di spostarsi a Parigi, dato che veniva ritenuta la vera e propria capitale della moda europea.
Valentino tornò in Italia negli anni Sessanta e, da quel momento, fece la storia. È impossibile dimenticare come, pochi anni in seguito alla sua prima sfilata che venne organizzata in quel di Firenze, cominciò ad essere considerato un po’ da tutti il vero e proprio re della moda. Alla fine degli anni Sessanta, disegnando l’abito per il matrimonio di Jaqueline Kennedy, la sua popolarità diventa mondiale.
Giorgio Armani, un’istituzione milanese
Non è un caso se nel campo della moda viene soprannominato Re Giorgio. Eppure non tutti sanno che Giorgio Armani sarebbe potuto diventare un medico, dato che si iscrisse alla facoltà di Medicina in quel di Milano. Poi, la scelta di abbandonare gli studi e di andare a lavorare come vetrinista presso la Rinascente.
In seguito divenne buyer e poi fu assunto da Nino Cerruti alla Hitman. Negli anni Ottanta Armani fa la storia della moda: i suoi capi firmati vengono indossati con una frequenza impressionante da parte delle star di Hollywood, ma più in generale in qualsiasi evento mondano. La testimonianza della grandezza di Armani deriva anche dall’etichetta che gli ha affibbiato Forbes, ovvero lo stilista italiano di maggior successo.
Miuccia Bianchi, in arte Prada
Una figlia d’arte o giù di lì: stiamo parlando di Miuccia Bianchi, la nipote dal ramo materno di Mario Prada, ovvero il fondatore della ben nota casa di moda. Miuccia non fu subito affascinato dal mondo della moda, ma prima volle passare da Scienza Politiche da un corso di recitazione a Milano. Poi, la scelta di dedicarsi completamente all’azienda di famiglia, portandola ad un successo planetario negli anni Novanta, tra borse e prêt-à-porter, ma anche tante linee giovanili.
Donatella Versace, una star americana
Tra gli stilisti italiani che hanno avuto maggiore successo all’estero, in modo particolare negli Stati Uniti, troviamo sicuramente Giorgio Armani, ma anche e soprattutto Gianni e Donatella Versace. Nel momento in cui il fratello scomparve, ecco che Donatella dovette prendere in mano l’azienda e occuparsi di tutto ciò che riguardava l’aspetto creativo: i risultati sono stati eccezionali e hanno permesso all’azienda di superare non una, ma ben due crisi.